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Dieci milioni per l’infanzia, per risparmiarne cento – Le proposte del tavolo per la Legge di Stabilità regionale 2018

Alla c/a
Presidente della Giunta Regionale
Presidente del Consiglio Regionale
Assessore alla sanità e programmazione socio-sanitaria
Assessore ai servizi sociali
Presidenti Comitati Sindaci di Distretto
Direttori Generali Az. ULSS del Veneto
Vice-presidenti del Consiglio Regionale Presidenti dei Gruppi Consiliari
Presidente V Commissione
Vicepresidente V Commissione
Regione Veneto

Oggetto: Protezione e Cura dei Minori Maltrattati/Abusati e Tutela/Sviluppo soggetti in età evolutiva, Anno 2018

Il tavolo “Un welfare per i minori” è un luogo di confronto e raccordo di soggetti rappresentativi di centinaia di realtà impegnate a diverso titolo nella promozione, protezione e cura dell’infanzia e dell’adolescenza e nel sostegno alle famiglie in difficoltà. In questi anni il tavolo si è fatto portavoce anche nei confronti delle istituzioni pubbliche della necessità e dei bisogni dei bambini che si trovano in situazione di disagio e dell’urgenza di riattivare un’attenzione rispetto alle fragilità, valorizzando le potenzialità che il mondo dell’infanzia esprime, richiamando ad un impegno responsabile e attivo da parte delle istituzioni.

In riferimento a ciò

  • nel dicembre 2016 abbiamo presentato alcune proposte per la Legge Regionale di Stabilità 2017;
  • nel mese di marzo 2017 abbiamo presentato altre proposte prima della DGR n.30/CR del 6.4.2017,
  • a seguire le osservazioni in sede di V Commissione Consiliare,
  • e in data 29.9.2017 in relazione alla DGR n.1306/2017 – Linee Guida Atti Aziendali ULSS.

Che cosa chiediamo.
Nel nostro documento fondativo1, redatto nel 2015, ed in quello di sintesi del 2016 vengono indicati i principali obiettivi di lavoro del Tavolo “Un welfare per i minori”.

In relazione a tali obiettivi riteniamo utile presentare alcune proposte come contributo alla discussione sulla Legge di stabilità 2018.

1. POTENZIAMENTO POLITICHE PER LA TUTELA E SVILUPPO dei Soggetti in Età Evolutiva

- Istituzione di apposito stanziamento di 10 milioni di euro:

  • 5 milioni per un nuovo Piano di Azione per la Tutela e lo Sviluppo dei soggetti in età evolutiva 0-17 anni; si ricorda che il precedente P.I.A.F. Regionale si è concluso oramai da un decennio e che tale Piano ha prodotto un’importante mole di progetti di tipo socioeducativo a livello Locale, attraverso anche il metodo del cofinanziamento (Regione-Comuni-AULSS-Associazioni-compartecipazione utenti); attualmente c’è una notevole necessità di creare delle opportunità di tipo socio-educativo per affrontare i bisogni di socializzazione e contrastare le situazioni di marginalità/abbandono altrimenti destinate al disagio/devianza (v. Piano di Azione Nazionale);
  • 5 milioni per finanziamento/contribuzione oneri derivanti da inserimenti in Strutture di Accoglienza: gli interventi di Tutela, sulla base di situazioni a “rischio di pregiudizio” (v. Linee Guida Reg.-2008), sono in progressiva diminuzione sia per insufficienza di risorse di personale (v. punti successivi) sia per i costi/rette non sopportabili da parte dei Comuni, a volte non supportati dai L.E.A.; da notare
    a) un accesso di soggetti sempre più connotati da patologie psichiche,
    b) minore interazione con i Servizi per la carenza di Operatori,
    c) minor numero di accoglienze per le motivazioni esposte,
    d) inserimenti ritardati-aumento criticità;
    i dati relativi al Veneto rappresentano questa situazione e sono di gran lunga inferiori alla media europea;

- Conferma del finanziamento per Affidamento Familiare anche per sostenere le Reti di Famiglie.

2. CENTRI SPECIALISTICI PER LA TUTELA
nel prendere atto della riapertura e rifinanziamento dei Centri Specialistici Territoriali per la protezione e cura dei bambini vittime di abuso o maltrattamento, si evidenzia la necessità di potenziarne l’attività e di assicurare il relativo stanziamento per garantirne l’indispensabile continuità, evitando dannose precarietà;

3. In riferimento alle precedenti Osservazioni/Proposte presentate in sede di V^ Commissione Consiliare e alle più recenti avanzate con lettera del 29 sett.2017 (allegata) si chiede:

  • A
    di confermare, nell’ambito della U.O.C. Infanzia, Adolescenza e Famiglia-Consultori Familiari, l’U.O.S
    . DISTRETTUALE DI ETA’ EVOLUTIVA disciplinata dalle Linee Guida di cui alla DGR n. 1533/2011, mantenendo i livelli d’integrazione sociosanitaria, evitando la spaccatura in due (l’U.O.S. di Età Evolutiva e l’U.O.S. di Neuropsichiatria infantile) causando danni inevitabili a livello di valutazione e di cura;

    di ripristinare le risorse di personale che sono state eliminate negli ultimi 4 anni (v. DGR 1306/2017); le risorse attuali NON consentono di effettuare gli interventi previsti dai L.E.A.- Gen.2017;

  • B di programmare per i CONSULTORI FAMILIARI un adeguamento agli standards previsti dalle Linee Guida di cui alla DGR n.215/2010 (come previsto dalla DGR 1306/2017); negli ultimi anni l’utenza dei Consultori Familiari viene stimata in 150.000 persone/a. e le situazioni di disagio sono in continuo aumento, così come le situazioni di maltrattamento/violenza; queste gravi condizioni, che richiedono un potenziamento di risorse, hanno visto una progressiva diminuzione del personale per mancate autorizzazioni alle sostituzioni per cessazioni a vario titolo (molte per precariato); molte risorse, insufficienti, si devono impiegare per interventi di Tutela che richiedono (come da DGR 215) personale aggiuntivo; anche per la Violenza intra-familiare e alla Donna si pone in evidenza quanto previsto in modo inconfutabile dai LEA; a questo si aggiunga la necessità dei Centri antiviolenza e Accoglienza;

    I Servizi di Età Evolutiva, Consultori Familiari-Tutela Minori delle AULSS hanno subito una perdita di almeno 250 Operatori distrettuali negli ultimi 4 anni; anche nei Comuni viene segnalata una diminuzione di Operatori nei servizi sociali

4. Con i nuovi L.E.A. si riapre la necessità di rivisitazione e aggiornamento della Programmazione relativa all’ASSISTENZA SOCIOSANITARIA ai minori, alle donne, alle coppie, alle famiglie, ai minori con disturbi in ambito neuropsichiatrico, alle persone con disabilità. Questo comporta una rigorosa verifica dei livelli assistenziali che il servizio sanitario nazionale deve garantire in ambito distrettuale, domiciliare, territoriale ad accesso diretto; si ritiene che tale riprogrammazione sia una PRIORITA’ assoluta in quanto, ad oggi, le relative prestazioni sono solo in parte garantite e in parte non effettuate, con grave danno per i soggetti più deboli e ripercussioni successive negative sui costi sanitari.

5. Gli Interventi per L’INTEGRAZIONE SCOLASTICA DISABILI (L.104/92) vengono effettuati in gran prevalenza da Operatori Socio-Sanitari (O.S.S.) e sono indispensabili per garantire l’integrazione/frequenza dei minori disabili, soprattutto medio/gravi, gravi; è palese che le prestazioni per questi soggetti sono di tipo socio-sanitario, si tratta di attività funzionali alle condizioni di salute e partecipazione (v. ICF), necessarie anche per esigenze igieniche e di autonomia della persona; la valenza è quindi socio-sanitaria ma gli oneri, sulla base dei vecchi LEA, ricadono completamente nei costi sociali con finanziamento esclusivo a carico dei Comuni; questa attribuzione deve essere rivista e caricata in parte al bilancio sociale ed in parte al bilancio sanitario così come per l’Assistenza Domiciliare.

6. Si chiede di riattivare l’OSSERVATORIO REGIONALE su “minori” – “ famiglia” – “tutela minori”; riteniamo valida l’analisi epidemiologica dei Servizi Età Evolutiva del 2015, sui dati 2013; analoga analisi è necessaria sui dati dei Consultori Familiari-Tutela; è necessario disporre di conoscenze adeguate sulle situazioni di “rischio di pregiudizio” e di “pregiudizio”, per attualizzare la programmazione dei Servizi pubblici, del Privato sociale-Organismi Associativi in un ambito così critico per l’infanzia, l’adolescenza e la famiglia.

 

SI RICORDA CHE SOLO LA COMUNITA’ DEGLI ADULTI
PUO’ DAR VOCE E RISPOSTE AI BISOGNI DEI “MINORI”

 

 
Padova, 20 Novembre 2017                                                il Tavolo veneto Un Welfare per i Minori